Parte l'azione disciplinare sul pm di Trani che indagò il Cav

È stato l'allora ministro della Giustizia, Angelino Alfano, a mandare gli ispettori in Procura a Trani, nel marzo 2010. Berlusconi era stato indagato per concussione dal pm Michele Ruggiero per aver fatto pressioni sull'Autorità garante per le comunicazioni al fine di evitare la messa in onda di Annozero.

È figlia di quella ispezione l'azione disciplinare che ieri il Csm ha deciso di avviare su Ruggiero. Gli ispettori accertarono che agli atti non erano rilevabili macroscopiche violazioni di legge, né riguardo la fuga di notizie che portò alla pubblicazione delle telefonate tra il premier e il commissario Agcom Giancarlo Innocenzi Botti, né sulla competenza territoriale dell'inchiesta, il cui fascicolo comunque pochi giorni dopo fu mandato a Roma. Carte in regola, quindi, a parte il fatto appunto che il pm non informò della iscrizione del premier nel registro delle notizie di reato il capo del suo ufficio, Carlo Maria Capristo. Tecnicamente si chiama «violazione delle tabelle». Ora il Csm dovrà ora decidere entro due anni se e come punire l'«incolpato».

© Libero del 12 ottobre 2011